Nuovi limiti in autostrada: cosa cambia davvero?
Verso un futuro più sicuro e sostenibile sulle strade italiane
Negli ultimi mesi si parla spesso di un possibile addio al limite di 130 km/h in autostrada. Ma qual è la reale situazione? In tutta Europa si stanno ridefinendo le regole della circolazione, con una particolare attenzione a sicurezza e sostenibilità. Anche l’Italia si trova a un bivio importante, tra innovazione infrastrutturale e tutela della vita su strada.
Perché si parla di cambiare i limiti di velocità?
Molti Paesi europei stanno rivedendo i limiti per ridurre incidenti e inquinamento. In Germania esistono tratti autostradali senza limiti, mentre Polonia e Bulgaria hanno aumentato la soglia a 140 km/h. Ma l’Italia adotta un approccio più prudente, ponendo la sicurezza al primo posto.
Il quadro normativo in Italia: cosa prevede il Codice della Strada
In Italia il Codice della Strada stabilisce un limite massimo di 130 km/h in autostrada. È prevista la possibilità di innalzare il limite a 150 km/h su tratti a tre corsie dotati di tutor e condizioni ottimali, ma attualmente queste condizioni sono rare.
Al contrario, cresce il numero di città che introducono il limite urbano di 30 km/h, seguendo l’esempio di Bologna, Milano, Torino, Firenze e Roma. Una scelta mirata a proteggere pedoni e ciclisti, ridurre il rumore e migliorare la qualità dell’aria.
Quali ostacoli frenano l’aumento del limite?
Le infrastrutture italiane non sono ancora pronte per sostenere velocità più elevate in modo sicuro. Inoltre, il nostro sistema di trasporti pubblici non è sempre efficiente, e il numero di incidenti, soprattutto su strade extraurbane e autostrade, rimane elevato.
L’autostrada del futuro: più smart, meno rischi
La priorità per il nostro Paese è investire in infrastrutture moderne e intelligenti. La rimozione dei caselli e l’introduzione di sistemi digitali avanzati sono già in fase di sperimentazione. L’obiettivo? Fluidificare il traffico, ridurre le emissioni e aumentare la sicurezza.
La riforma del Codice della Strada 2024 rappresenta una tappa fondamentale in questa direzione: mettere l’ambiente e la vita delle persone al centro delle politiche sulla mobilità.