Ciclista in autostrada seguiva il navigatore

Salvato dalla polizia mentre pedalava sulla A11 a Prato

Navigatore sbagliato: ciclista finisce in autostrada

Un giovane ciclista è stato salvato dalla polizia mentre pedalava confuso lungo l’autostrada A11, nei pressi di Prato. Il ragazzo, di origine straniera e senza conoscenza dell’italiano, ha raccontato di essersi fidato delle indicazioni del suo navigatore GPS. Un errore pericoloso, che poteva costargli caro.

Grazie alla segnalazione tempestiva di alcuni automobilisti e all’intervento della Polizia Stradale di Montecatini Terme, l’episodio si è concluso senza conseguenze gravi. Il fatto, avvenuto venerdì scorso, è stato reso noto oggi, 9 aprile 2025.

Pedalava sulla corsia d’emergenza della A11

Alle 18, il ciclista è stato avvistato lungo la corsia di emergenza dell’autostrada. Diverse le chiamate al numero unico 112 da parte di automobilisti preoccupati. In breve, la pattuglia della Stradale ha localizzato il giovane grazie al coordinamento del centro operativo di Firenze.

Utilizzando la tecnica della “safety car”, i poliziotti hanno rallentato il traffico, creando un corridoio sicuro per raggiungere e mettere in salvo il ciclista.

Smarrito: “Seguivo il telefono”

Una volta fermato in sicurezza e accompagnato fuori dall’autostrada al casello di Prato Est, il ragazzo ha spiegato di non essersi accorto del pericolo. “Stavo semplicemente seguendo il navigatore sul telefono”, avrebbe detto in inglese agli agenti.

La vicenda riaccende l’attenzione sulla sicurezza dei ciclisti e sulla necessità di una maggiore chiarezza nelle indicazioni stradali dei dispositivi GPS, soprattutto per chi non conosce la lingua o la segnaletica italiana.

Tecnologia utile, ma non infallibile

Episodi come questo dimostrano che, sebbene le app di navigazione siano strumenti preziosi per orientarsi, non sempre riescono a distinguere correttamente tra percorsi ciclabili e strade vietate alle biciclette, come le autostrade.

Per evitare simili incidenti, è fondamentale che gli sviluppatori migliorino i filtri di percorso in base al tipo di veicolo e che i ciclisti rimangano sempre vigili, soprattutto in contesti sconosciuti.

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