Autostrada blu veneta: via 45 tir con una chiatta

Autostrada blu veneta: via 45 tir con una chiatta

Trasporto merci sostenibile: l’idrovia Mantova-Venezia in prima linea

Ridurre il traffico pesante su gomma, abbattere le emissioni e offrire alle imprese una logistica più efficiente: è questa la sfida dell’autostrada blu veneta, la rete fluviale che collega Mantova al porto di Venezia. Con una chiatta si possono eliminare fino a 45 camion dalla strada, trasformando le vie d’acqua in una risorsa strategica per trasporti e turismo.

Un sistema navigabile da 500 km pronto a raddoppiare

Il Veneto può contare su una rete di 500 chilometri di vie navigabili, in parte già utilizzate per il trasporto turistico e diporto. Di questi, 273 km sono abilitati al trasporto merci, inseriti nel corridoio mediterraneo della rete europea Ten-T. La gestione è affidata a Infrastrutture Venete, con 60 operatori attivi.

Espansione e manutenzione con fondi regionali ed europei

I fondi per l’ammodernamento arrivano dalla Regione Veneto e da bandi UE dedicati al trasporto sostenibile. Gli interventi chiave riguardano la ricostruzione di ponti con altezza libera insufficiente, come quelli di Calà del Moro, Trecenta e Rosolina. L’obiettivo è raggiungere gli standard Cemt classe V, migliorando il passaggio delle navi merci.

Il progetto strategico Fissero-Tartaro-Canalbianco

Questo tratto collega i porti di Mantova e Cremona con Chioggia e l’Adriatico, rappresentando una vera e propria autostrada blu. Lo confermano studi realizzati in collaborazione con Confindustria e le autorità portuali. Non sostituirà interamente la gomma, ma alleggerirà il traffico nei settori più colpiti dalle restrizioni.

Rimozione dei “colli di bottiglia” entro il 2025

Entro l’anno prossimo saranno eliminati quattro ostacoli alla navigazione. Ma resta da risolvere il nodo del ponte ferroviario di Arquà Polesine, sulla Bologna-Padova: un progetto da 230 milioni di euro. Regione, RFI e Ministero sono al lavoro per ottenere i finanziamenti.

Opportunità per imprese e turismo fluviale

Oggi sono tre le aziende attive sulla tratta, con l’ingresso di nuovi operatori e chiatte di proprietà. L’interesse del settore cresce, anche in vista degli obiettivi UE: aumentare del 25% il trasporto su acqua entro il 2030. Anche il turismo potrà beneficiare dell’infrastruttura, grazie a crociere fluviali tra Lombardia e Venezia.

I vantaggi dell’autostrada blu

Una sola chiatta può trasportare 1.800 tonnellate di merci, eliminando 45 camion da 40 tonnellate. Se pienamente operativa, la tratta Mantova-Venezia sarà percorribile in 24 ore, rispetto alle 48 attuali. L’impatto stimato è di 5.000 camion in meno ogni anno, con benefici concreti in termini di emissioni, traffico e costi logistici.

La navigazione fluviale veneta è pronta a diventare una protagonista del trasporto merci sostenibile. Grazie a investimenti mirati, collaborazioni istituzionali e il crescente interesse delle imprese, l’autostrada blu tra Mantova e Venezia rappresenta una concreta alternativa per il futuro della logistica italiana.

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